Alcuni professionisti si propongono di presentare per conto dei richiedenti domanda di partecipazione ai bandi Raffaello o Michelangelo chiedendo, come pagamento della loro prestazione, importi elevati, talvolta sino al 20% dell’importo complessivo richiesto.
La pratica ci pare scorretta e poco etica poiché i bandi sono stati pensati e attuati per aiutare le microimprese in difficoltà o che vogliono rilanciare la propria attività.
Vi ricordiamo che potete, scrivendo a rinascimentobergamo@cesvi.org o chiedendo un appuntamento telefonico, avvalervi della consulenza GRATUITA dei nostri TUTOR, che vi seguiranno passo passo per dissipare dubbi, aiutarvi a impostare domanda e a definire i progetti.
Ricordiamo, altresì, che la procedura per la presentazione delle domande è relativamente semplice e richiede poco tempo.
Ricordiamo, infine, chei costi per le consulenze per realizzare i progetti sotto il profilo urbanistico, fiscale, legale, ambientale sono ammissibili tra le spese rimborsabili.
Vi invitiamo a rivolgervi a noi con fiducia ed evitare inutili aggravi economici del tutto inopportuni.
TEAM CESVI BERGAMO
Entrambi i bandi sono stati prorogati al 30 novembre 2020.
No. Il richiedente deve scegliere se partecipare al bando Michelangelo o, in alternativa, al bando Raffaello.
Si, perché hanno finalità diverse. Ricordiamo, tuttavia, che le spese per le quali si sono già ottenuti contributi a fondo perduto non devono essere tassativamente ricomprese nelle domande relative ai nuovi bandi.
No, il ricorso ai prestiti d’impatto a tassi contenuti di Intesa Sanpaolo è facoltativo e non è necessario per ottenere il finanziamento a fondo perduto.
No. Si può ottenere il solo finanziamento a fondo perduto, ma non il solo prestito d’impatto.
Si. Le spese sostenute per avvalersi di un professionista di propria fiducia, debitamente comprovate, possono essere ricomprese nelle spese per cui si chiede il finanziamento previsto dai bandi Michelangelo e Raffaello.
No. I massimali indicati valgono solo per i finanziamenti a fondo perduto.
Verrà pagato mediante bonifico bancario sull’IBAN indicato nella domanda. Un acconto del 70% entro 15 giorni dall’accoglimento della domanda. Il saldo del 30% entro 15 giorni dalla presentazione della documentazione.
Entro 15 mesi dall’erogazione del finanziamento (acconto). Le fatture ammissibili devono avere data della fattura dal 9 marzo 2020 alla data di FINE PROGETTO e data di pagamento entro la data di rendicontazione.
Segnalare alla mail rinascimentobergamo@cesvi.org indicando i riferimenti della domanda.
Inoltrare una domanda per mail a rinascimentobergamo@cesvi.org o rivolgersi al proprio commercialista.
La presentazione della domanda può avvenire tramite un commercialista che è abilitato allo SPID oppure rivolgendosi alle associazioni di categoria o ai patronati.
Può inviare le vostre domande via mail al sito rinascimentobergamo@cesvi.org.
Va indicato il periodo ipotetico in cui verranno effettuate le spese. Ricordiamo che le spese ammissibili sono comunque quelle sostenute dal 9 marzo 2020 sino al 31 dicembre 2021.
Si prega di consultare il Regolamento al paragrafo 4.2.
Possono presentare la domanda solo le imprese i cui codici ATECO sono elencati nel bando Michelangelo, allegato B, pubblicato nel sito del programma Rinascimento Bergamo.
Si prega di consultare il Regolamento al paragrafo 5.
Le aziende che presentano un progetto per i bandi Michelangelo e Raffaello possono beneficiare del seguente incentivo:
Nella fase iniziale del bando sono accettati preventivi. Entro 15 mesi dalla erogazione dovranno tuttavia essere presentate le fatture quietanzate a dimostrazione delle spese sostenute.
È sempre valido il criterio dell’iscrizione alla Camera di commercio di qualsiasi provincia italiana.
Sì, sono ammissibili anche le spese per la sicurezza (telecamere di sorveglianza, vetri anti sfondamento, etc.).
Si prega di consultare il Regolamento al paragrafo 4.1.
No, il requisito obbligatorio è avere la sede operativa nel comune di Bergamo. È possibile invece avere sede legale fuori dal comune di Bergamo.
L’adeguamento dei mezzi di trasposto in risposta a cambiamenti normativi legati alle nuove regole ambientali adottate dalla Regione Lombardia aumenta la sostenibilità ambientale delle aziende ma non si configura come un’azione in risposta ai problemi generati direttamente o indirettamente dal COVID.
Pertanto in sede di valutazione, richieste che prevedano esclusivamente l’acquisto di un mezzo di trasporto, senza sviluppo progettuale, consolidamento e/o rilancio del business, non possono essere valutati positivamente.
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